L'IRRAZIONALE IN POESIA

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L'IRRAZIONALE IN POESIA

Messaggioda ubimmc » dom 30 nov 2008, 16:18

TUTTI CONOSCONO I NUMERI IRRAZIONALI.
TRA DI LORO CE N'E' UNO CHE RAPPRESENTA UNA COSTANTE MATEMATICA DEFINITA IN MODO ASTRATTO, INDIPENDENTE DALLE MISURE DI CARATTERE FISICO.
I VERSI CHE SEGUONO NE RAPPRESENTANO PARTE DELLA " CARTA D'IDENTITA'".
SAPETE RICONOSCERLO? INVATEMI LA RISPOSTA, CON IL METODO USATO DI SOLUZIONE, PER E-MAIL.

Ave o Roma,
o madre gagliarda di latine virtù
che tanto luminoso splendore prodiga spargesti
con la tua saggezza...

A TUTTI COLORO CHE INVIERANNO LA RISPOSTA ESATTA, ACCOMPAGNATA COL METODO USATO PER LA SOLUZIONE, INVIERO' PER E-MAIL I VERSI CHE IL SOMMO POETA DANTE HA USATO PER DESCRIVERLO.

P.S. I VERSI SI TROVANO NELLA DIVINA COMMEDIA IN UNO DEI CANTI DEL PARADISO.

P.P.S E' gradito un commento sul FORUM per conoscere il Vostro gradimento su questo genere di quiz.
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Re: L'IRRAZIONALE IN POESIA

Messaggioda Enrico60 » lun 1 dic 2008, 11:11

Carissimo Fernando,

Non rispondo poichè conosco la soluzione, posso anticipare che è molto divertente!!!!!
E poi per un "tuffo" nel passato, ti propongo
Gaudeamus Igitur, nella versione adoddatta ufficialmente durante alle Saecularia octava del 1888 dall'Università di Bologna:

Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus. [bis]
Post iucundam iuventutem
post molestam senectutem
nos habebit humus! [bis]
Vita nostra brevis est, brevi finietur, [bis]
venit mors velociter,
rapit nos atrociter,
nemini parcetur. [bis]
Ubi sunt qui ante nos in mundo fuere? [bis]
Vadite ad superos
transite ad inferos
hos si vis videre. [bis]
Vivat academia, vivant professores! [bis]
Vivat membrum quodlibet,
vivant membra quaelibet,
semper sint in flore. [bis]
Vivant omnes virgines faciles, formosae! [bis]
Vivant et mulieres
tenerae, amabiles,
bonae et laboriosae. [bis]
Vivat et respublica et qui illam regit! [bis]
Vivat nostra civitas,
maecenatum charitas,
quae nos hic protegit. [bis]
Pereat tristitia, pereant osores! [bis]
Pereat diabolus,
quivis antiburschius,
atque irrisores. [bis]
Quis confluxus hodie academicorum? [bis]
E longinquo convenerunt,
protinusque successerunt
in commune forum. [bis]
Alma Mater floreat quae nos educavit [bis]
caros et commilitones,
Dissitas in regiones
sparsos congregavit. [bis]


Spassiamocela dunque, finché siamo giovani.
Dopo l'allegra gioventù,
dopo la scomoda vecchiaia
ci riceverà la terra!
La nostra vita è breve, in breve finirà
arriva la morte in un lampo
ci strappa crudelmente
non risparmierà nessuno.
Dove sono quelli che prima di noi furono nel mondo?
Andate verso i cieli
passate per gli inferi
se vuoi vederli.
Evviva l'accademia, evviva i professori!
Viva qualunque membro,
viva tutti i membri,
siano sempre in pieno vigore.
Viva tutte le ragazze, disponibili, attraenti!
viva anche le donne
tenere, amabili,
buone, laboriose.
Viva anche lo Stato e chi lo governa
viva la nostra civiltà
la generosità dei mecenati
che qui ci protegge
Alla malora la tristezza, alla malora chi ci odia!
alla malora il diavolo
ogni retrivo
ed i denigratori
Che riunione di accademici c'è oggi?
Da lontano sono convenuti
e in breve si sono riuniti
in comune assemblea.
Evviva l'Alma Mater che ci educò
alla stima e alla collaborazione
anche se disseminati
in regioni distanti, ci aggregò.
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Re: L'IRRAZIONALE IN POESIA

Messaggioda ubimmc » lun 1 dic 2008, 14:32

Carissino Enrico,
ti ringrazio molto per la "chicca speciale" che mi hai trasmesso.
La conserverò nello scrigno riservato alle conoscenze più care.
Non sono in grado di trasmetterti l'analogo pisano che non ricordo o che non ho mai conosciuto.
Ricordo, però, il motivo musicale che cantavamo durante la festa delle matricole e durante il carnevale per le strade della città.
A Pisa la facoltà antagonista a Ingegneria era Medicina.
Quando parlo di antagonismo mi riferisco al prestigio della laurea e al fascino derivante per poter "beccare il maggior numero di belle fanciulle", lasciando alla concorrenza tutte le "racchie".
Così noi, Nonni del quinto anno, mettemmo a punto una canzoncina o, meglio, una filastrocca musicale che ti allego.
Al posto dei puntini puoi sostituire qualsiasi parte anatomica: la cura è sempre la stessa.

Se ti viene il mal di .....
non ci andare, non ci andare dal dottore
bevi solo del vin santo
e vedrai che tutto subito passerà.
Se ti viene il mal di ....
non ci andare, non ci andare dal dottore
l'acqua è fatta pei perversi
e il diluvio il diluvio lo dimostrò.

Cambiando la parte anatomica, questa filastrocca in musica poteva durare per intere ore.
Così fu adottata anche dalle altre facoltà, sia perchè ottenne successo nell'ambiente goliardico, sia per deridere gli studenti di medicina.
Mi riservo di insegnarti la musica, nel caso già non la conoscessi, quando ci incontreremo, magari davanti a un fiasco di barbera o di gallo nero.
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Re: L'IRRAZIONALE IN POESIA

Messaggioda guidopatek » lun 1 dic 2008, 18:12

ubimmc ha scritto:
... l'acqua è fatta pei perversi
e il diluvio il diluvio lo dimostrò.


Caro Fernando
Quanti ricordi lontani .. persi nel tempo e nei meandri della memoria ...

noi la cantavamo
... e il diluvio il diluvio lo provò ...

ma forse hai la casella MP piena ?? ;)
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Re: L'IRRAZIONALE IN POESIA

Messaggioda Enrico60 » lun 1 dic 2008, 20:37

Carissimo Fernando,

allora tutto il mondo è paese!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Anche a Pavia eravamo molto legati alla Facoltà di Medicina .... del resto l'anno che mi sono immatricolato, alla facoltà di ingegneria gli iscritti erano 600 e nel mio corso già fortunati , tre ragazze ... per cui non potendo, per ovvi motivi legarci con lettere e filosofia (mancavano gli argomenti di base!!!!!) non rimaneva che Medicina .... chissà mai che da questi incontri ... non sia nata la ....genetica!!!!!!
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Re: L'IRRAZIONALE IN POESIA

Messaggioda ubimmc » lun 1 dic 2008, 21:20

Carissimo Enrico,
io proprio le donne a Ingegneria non le ho mai viste!
Per la ... genetica ritengo difficile effettuare una ricerca mirata.
Non mi risulta esistere alcun ufficio preposto a ciò, simile, per intenderci, all'Ufficio Araldico per gli alberi genealogici.
Comumque mi rendo conto che in noi è uscito allo scoperto, dopo lunghi lustri, quello spirito mai morto ma solamente seppellito sotto lunghi anni di quotidianità. Lo stesso fatto che ci fa continuare questa corrispondenza sul tema, dimostra la volontà di continuare a vivere momenti di un tempo felice.Il tempo. come ho avuto modo di dire a Guido che mi ha dato la risposta esatta al quiz, in cui il mondo esisteva solo perchè esistevamo noi.Ciao Guido!
Enrico, tornando all'ultima "chicca" che mi hai inviato, il primo verso mi ricorda molto il "cogito ergo sum" di cartesiana memoria, modificato in chiave goliardica.
Forse anche gli studenti di Bologna, la Dotta, avevano trovato il modo giusto per incontrare le studentesse di Lettere e Filosofia.Forse i primi precursori della genetica sono stati loro?Chissa!? Ai posteri...
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Re: L'IRRAZIONALE IN POESIA

Messaggioda guidopatek » mar 2 dic 2008, 10:32

ubimmc ha scritto:Carissimo Enrico,
io proprio le donne a Ingegneria non le ho mai viste!
Per la ... genetica ritengo difficile effettuare una ricerca mirata.
Non mi risulta esistere alcun ufficio preposto a ciò, simile, per intenderci, all'Ufficio Araldico per gli alberi genealogici.
Comumque mi rendo conto che in noi è uscito allo scoperto, dopo lunghi lustri, quello spirito mai morto ma solamente seppellito sotto lunghi anni di quotidianità. Lo stesso fatto che ci fa continuare questa corrispondenza sul tema, dimostra la volontà di continuare a vivere momenti di un tempo felice.Il tempo. come ho avuto modo di dire a Guido che mi ha dato la risposta esatta al quiz, in cui il mondo esisteva solo perchè esistevamo noi.Ciao Guido!
Enrico, tornando all'ultima "chicca" che mi hai inviato, il primo verso mi ricorda molto il "cogito ergo sum" di cartesiana memoria, modificato in chiave goliardica.
Forse anche gli studenti di Bologna, la Dotta, avevano trovato il modo giusto per incontrare le studentesse di Lettere e Filosofia.Forse i primi precursori della genetica sono stati loro?Chissa!? Ai posteri...


Ciao Enrico e Fernando !!

.. uhuh ... dunque noi, matricole, avevano effettivamente due "creature" che affermavano essere "donne" !!!!
su cosa si basasse tale affermazione, non è dato saperlo ...
era il tardo '68 e vestivano esattamente come tutti ... jeans, maglione, eskimo, capelli un po' lunghi ...
non ricordo però che fossero iscritte alla Sacra Congrega del Fittone ( di cui conservo ancora, da qlc parte, il tesserino ... )

non ricordo di averle più viste ...

molto più interessanti, dal punto di vista della biologia e della genetica, unicamente a scopo di studio ed in vista di esami sulla statistica, risultavano essere le studentesse di Lettere, sì un po' meno di Filosofia ... che frequentavano istituti lì vicino;
mentre ( il biennio, allora, condivideva la Facoltà con Matematica .... ) non ricordo che le studentesse di Matematica, sempre serie e studiose, ci dessero molti spunti ... probabilmente perchè non esisteva il "sudoku" ... :2 :2 :2

Ma ricordo bene che vi era, sempre in zona, un istituto delle Magistrali ... ;)

Il cantico, citato da Enrico, più che Renè Descartes ... mi ricorda Lorenzo il Magnifico ed i suo canti carnacialeschi ....

Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto, sia:
Di doman non c'è certezza

buon sudoku a tutti !!! :D
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Re: L'IRRAZIONALE IN POESIA

Messaggioda pgreg » mar 2 dic 2008, 13:30

Immagine Bei tempi, quanto mi piaceva quel grido "TUTTI FUORI", poi all'epoca non dovevo nemmeno pagare l'obolo, ero una raccomandata,Immagine avevo minacciato il mio fidanzato (attuale marito) di strappargli tutti i capelli se non fosse passato, i capelli poi son caduti da soli col tempo anche se lui da bravo è passato tutti gli anni
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Re: L'IRRAZIONALE IN POESIA

Messaggioda Enrico60 » mar 2 dic 2008, 22:04

pgreg ha scritto:Immagine Bei tempi, quanto mi piaceva quel grido "TUTTI FUORI", poi all'epoca non dovevo nemmeno pagare l'obolo, ero una raccomandata,Immagine avevo minacciato il mio fidanzato (attuale marito) di strappargli tutti i capelli se non fosse passato, i capelli poi son caduti da soli col tempo anche se lui da bravo è passato tutti gli anni


La LIBERATIO ... puntuale ogni anno al 5 di Novembre .... senza obolo... poi "quaestuatio" presso una nota pellecceria di Pavia (quattro magne libagioni per tutta l'orda erano sempre garantite!!!!!), immancabile lo scalpo in strada Nuova delle matricole ed il solito film "a luci gialle...ovviamente nel pomeriggio" e processo ad un nuovo adepto ...... la sera e la mattina ....... ma adesso che ci penso!!!! non avevo mai morosette da liberare ..... !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Non vorrai mica che quadriamo il cerchio?

Messaggioda arizona1952 » lun 8 dic 2008, 15:41

ubimmc ha scritto:TUTTI CONOSCONO I NUMERI IRRAZIONALI.
TRA DI LORO CE N'E' UNO CHE RAPPRESENTA UNA COSTANTE MATEMATICA DEFINITA IN MODO ASTRATTO, INDIPENDENTE DALLE MISURE DI CARATTERE FISICO.
I VERSI CHE SEGUONO NE RAPPRESENTANO PARTE DELLA " CARTA D'IDENTITA'".
SAPETE RICONOSCERLO? INVATEMI LA RISPOSTA, CON IL METODO USATO DI SOLUZIONE, PER E-MAIL.

Ave o Roma,
o madre gagliarda di latine virtù
che tanto luminoso splendore prodiga spargesti
con la tua saggezza...

A TUTTI COLORO CHE INVIERANNO LA RISPOSTA ESATTA, ACCOMPAGNATA COL METODO USATO PER LA SOLUZIONE, INVIERO' PER E-MAIL I VERSI CHE IL SOMMO POETA DANTE HA USATO PER DESCRIVERLO.

P.S. I VERSI SI TROVANO NELLA DIVINA COMMEDIA IN UNO DEI CANTI DEL PARADISO.

P.P.S E' gradito un commento sul FORUM per conoscere il Vostro gradimento su questo genere di quiz.


Ti ringrazio, Fernando. Questo genere di quiz mi mi piace molto, anche se quasi sempre la mia mente debole si perde nei suoi labirinti e la risposta non viene, o viene quando è ormai tardi.

Per il tuo gioco, ho fatto il percorso inverso. Ho iniziato dalla Divina Commedia (che peraltro conosco poco, e quasi esclusivamente per i luoghi che più mi si addicono, e cioè l'Inferno) e lì ho trovato la conferma di una mia intuizione iniziale. Per darti una risposta, ebbene sì, mi sono proposto di leggere l'intero Paradiso ( non ti spiace se mi prendo in giro, vero?).

Per fortuna ho iniziato dalla fine e sono andato a ritroso!

Ciò che è rimasto in sospeso, in ultimo, era proprio la "Carta di identità". . . che non mi diceva nulla. . . pur sapendo la soluzione.

Poi ha preso il sopravvento la memoria, che spesso è solo una scorciatoia rispetto alla via maestra dell'intelligenza. E mi è venuto in mente il compagno di liceo che sillabava questi versi oscuri. . . e che mi spiegava. . .

A proposito, vado su facebook, chissà che non riesca a rintracciarlo.

:coo

Paolo
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