tecnica nishyo
Inviato: lun 1 nov 2010, 1:32
Abbiamo scoperto cum magna sorpresa, l'esistenza di questa importante ed imprescindibile tecnica per risolvere i sudoku.
Pare che la tecnica prenda il nome da un famoso creatore di sudoku.
Pensandoci,però, posso affermare con quasi total certezza che la tecnica può avere due origini etimologiche:
1) dal latino "NE SCIRE"(non sapere), nella coniugazione della prima persona presente: NE SCIO
2) Dal calabrese/siciliano "NESCIRE" (uscire), nella coniugazione della 3a persona al passato remoto: NESCìO o anche,in alcune zone, NISCìO (uscì)
Non ricordo con precisione l'enunciato di questa tecnica, ma più o meno il senso è questo:
Se ti trovi in un vicolo cieco, scegli da una coppia di numeri un candidato... entro 8 mosse, se hai scelto il candidato sbagliato, si dovrebbe(mediamente) arrivare ad una contraddizione.
Insomma, parlando in volgare italiano: A TENTATIVI/A FORTUNA/A CASO/ A CULO
Perchè la tecnica dia i frutti sperati, prima dell'utilizzo si dovrà procedere all'enunciazione di questa frase:"Scio ne scire"( so di non sapere) .
Alla fine, alla risoluzione dello schema, la tradizione impone di pronunciare questa rituale frase di ringraziamento: "Mi che Culo: NISCIO!"
Pare che la tecnica prenda il nome da un famoso creatore di sudoku.
Pensandoci,però, posso affermare con quasi total certezza che la tecnica può avere due origini etimologiche:
1) dal latino "NE SCIRE"(non sapere), nella coniugazione della prima persona presente: NE SCIO
2) Dal calabrese/siciliano "NESCIRE" (uscire), nella coniugazione della 3a persona al passato remoto: NESCìO o anche,in alcune zone, NISCìO (uscì)
Non ricordo con precisione l'enunciato di questa tecnica, ma più o meno il senso è questo:
Se ti trovi in un vicolo cieco, scegli da una coppia di numeri un candidato... entro 8 mosse, se hai scelto il candidato sbagliato, si dovrebbe(mediamente) arrivare ad una contraddizione.
Insomma, parlando in volgare italiano: A TENTATIVI/A FORTUNA/A CASO/ A CULO
Perchè la tecnica dia i frutti sperati, prima dell'utilizzo si dovrà procedere all'enunciazione di questa frase:"Scio ne scire"( so di non sapere) .
Alla fine, alla risoluzione dello schema, la tradizione impone di pronunciare questa rituale frase di ringraziamento: "Mi che Culo: NISCIO!"