Gabriele sei invitato a tenere nella massima considerazione i desideri e le ideuzze di Bely. Vanno accontentati e basta.
Se poi sono supportate dal conforto di Amalia, allora. . . “è Cassazione”, come si dice. Cassazione senza rinvio. Non c’è modo di tornare indietro.
Ora ti tocca trovare le quaranta ore necessarie. . .
Però devo dire che non sono del tutto convinto che sia una buona idea “colorare con i colori” celle e candidati. Né sul foglio, né sul monitor. E’ un modo di fare comodo, ma che si presta ad abusi, a quegli abusi che rischiano di far male al gioco del Sudoku, perché possono svilirne la forza del ragionamento.
Anche cercando i “Colori”, infatti, a mio avviso non si dovrebbero colorare celle all’impazzata (come può capitare avendo il pastello tra le mani) e vedere “l’effetto che fa”, ma si dovrebbe costruire, passo dopo passo, con una certa logica, una catena (o due) fatte con candidati uniti a due a due da un certo legame.
E per fare ciò (come una volta disse Bruno61, uno che sul Sudoku è ben ferrato, anche se ormai ne parla poco), è sufficiente “numerare mentalmente i salti da un elemento della catena all’altro. . .un metodo che permette di dare una “sgrossata” veloce senza dover rubare le matite colorate dall’astuccio di vostro figlio”.
Non pretendo di essere stato chiarissimo, ma spero se non altro - prendendo spunto da una comprensibile richiesta di implementazione del programma - di aver suggerito un elemento di riflessione.
Un caro saluto a tutti.
Paolo