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cosa rende uno schema difficile?

MessaggioInviato: gio 1 mag 2008, 18:38
da gabriele
vogliamo parlare di cosa rende uno schema più o meno difficile?
Lo spunto mi viene guardando i risultati del classico di oggi:
Un livello 3 con un unico candidato imprigionato (non dico quale e dove per non dare aiuto a quelli che devono ancora giocare).
a parte un sospetto 2:23 i tempi dei nostri giocatori migliori vanno da 7 a 20 minuti.
Il gioco del 28 aprile invece era un livello 20, catene forzate, i tempi degli stessi giocatori da 5 a 13 minuti.
Anche tenendo conto di inevitabili tentativi (non credo sia possibile trovare catene forzate in così poco tempo), quale struttura dello schema ve lo rende più facile?
(tra l'altro ho visto sull'archivio l'ennesimo bug: sembra che il programma non sappia che dopo il 30 aprile c'è il 1 maggio :piang )

Re: cosa rende uno schema difficile?

MessaggioInviato: gio 1 mag 2008, 19:29
da iaiacricri
In tempi ora molto sospetti, urlavamo "La fantasia al potere"... Non si usa più, in un mondo in cui il nero è dominante...
Ma, Gabriele, che noia se dopo ogni 30 aprile ci fosse un 1 maggio! Suvvia un po' di creatività...diamo potere ai Bugs!!!

E a proposito di creatività...la mia risposta alla tua domanda è...non lo so!

Non so cosa renda uno schema difficile. A meno di dare una risposta del tutto soggettiva.

Ho trovato difficile lo schema di oggi, pensando: "Gabriele ha sbagliato nell'indicare il livello. 3? Impossibile".

Non ho trovato difficile lo schema livello 20, nè quello 21, del giorno prima, mi pare.

Quando risolvo uno schema con il tempo, l'assillo del tempo, non applico le tecniche che conosco, procedimento troppo lungo, per me. Questo è un tema che mi piacerebbe discutere con tutti voi: la conoscenza sempre più approfondita delle tecniche abbrevia i tempi di soluzione di uno schema?

Quando il tempo scorre, io vado subito a tentativi, scelgo il numero giusto nella casella giusta su cui "scommettere" e tento.
Se vinco la scommessa, lo schema risulta facile. Se perdo la scommessa, lo schema risulta difficile.

Temo che questa sia la mia risposta.

Re: cosa rende uno schema difficile?

MessaggioInviato: gio 1 mag 2008, 22:05
da liù
Concordo con Cristina, l'utilizzo delle tecniche ti porta a studiare lo schema e richiede tempo, personalmente impiego un tot anche a trovare e verificare un x-wing, figuriamoci una catena. Oltretutto non sapendo quale tecnica applicare, prima di arrivare a quella richiesta...
Purtroppo pensando al tempo le tecniche io non riesco ad applicarle. Parto bene cercando gli unici, eventuali coppie evidenti poi scelgo un candidato e tento. Non so dirti con quale meccanismo scelgo la casella od il candidato, a volte è l'istinto o l'intuito acquisito quasi inconsciamente. Potrei dirti come ho scelto il candidato di oggi nel diagonali, sbarreresti gli occhi probabilmente, ma è stato vincente.
Quando decido di studiare, tentare di applicare le tecniche ad uno schema, sia che lo stampi o che lo lasci su pc, tento di risolverlo lungo la giornata, spesso lo abbandono e poi lo riprendo.
Ognuno, poi, credo che affronti con un proprio metodo uno schema, che abbia familiarità con una tecnica e non con l'altra, percui diventa soggettiva la difficoltà.

Re: cosa rende uno schema difficile?

MessaggioInviato: gio 1 mag 2008, 23:32
da Bely
Concordo anch'io... io ho a dire il vero una personalissima difficoltà a vedere al volo i candidati imprigionati su schermo, dove non posso segnare i numeri sui bordi... per il resto ci sono il tentativo a istinto e l'archivio (o, nel caso delle sfide del vecchio sito, il print screen) per poterci stare su anche un'ora a cercare swordfish e catene, ma dopo :mrgreen:

liù... anch'io sul diagonale di oggi ho scelto al volo il candidato giusto... tu cos'hai usato, ambarabaccicicocò, una data o cos'altro? :lol:

Re: cosa rende uno schema difficile?

MessaggioInviato: ven 2 mag 2008, 0:14
da liù
No Bely, ho puntato sull' 8 che incrociava le diagonali. Avevo quattro 8 nel settore cinque, le due diagonali ed ho pensato: "un 8 per tutti". Mi è andata bene, mi si sono liberati unici e coppie.
Come potresti mettere tutto ciò in un programma Gabriele?

Re: cosa rende uno schema difficile?

MessaggioInviato: lun 5 mag 2008, 18:27
da arizona1952
iaiacricri ha scritto:
Quando risolvo uno schema con il tempo, l'assillo del tempo, non applico le tecniche che conosco, procedimento troppo lungo, per me. Questo è un tema che mi piacerebbe discutere con tutti voi: la conoscenza sempre più approfondita delle tecniche abbrevia i tempi di soluzione di uno schema?



Ritengo di no, anche se talvolta si sostiene il contrario, pure da fonti autorevoli.

Ritengo di no, sempre che per "tecniche" si intendano quei ragionamenti "standardizzati" basati sulla disposizione di certi candidati i cui nomi (per lo più ostici) sono un po' sulla bocca di tutti, se non altro per sentito dire (Catene, Loop, Colori, vari - Wing, ecc.).

Nemmeno la padronanza assoluta di questi strumenti di soluzione consente di fare "più in fretta" di quanto sia possibile fare, in modo certamente meno elegante, con la tecnica indicata da Cristina, Liù e Bely (in ordine di apparizione), che - ove correttamente applicata - viene chiamata "Filo di Arianna".

Anche il "Filo di Arianna," infatti, è una tecnica. Richiede fortuna, ma anche intuito, fredezza e a volte scelte di gioco dolorose. Ma ben applicata brucia sul tempo tutte le altre.

Paolo