Mi aggiungo volentieri a questa chiacchierata, che trovo molto interessante e ben condotta, per fare alcune considerazioni:
• innanzitutto bisogna intendersi su che cosa significa “più bravo”. Il continuo misurare il tempo, il vincere o perdere una sfida, il ben figurare in un torneo, il riuscire a migliorare le proprie prestazioni non significa necessariamente essere bravi, ma solo dare peso ad un preciso criterio di valutazione: la velocità. E’ un criterio importante, vale anche per campionati italiani e mondiali, dilaga in questo sito, ma non è l’unico. Bravi, ottimi, eccellenti giocatori di sudoku possono essere individuati anche in base ad altri metri, che prescindono completamente dal tempo impiegato. Ciò accade, ad esempio, quando si prende in considerazione la capacità di applicare tecniche solutive complesse. Resta perciò fermo il principio che il cronometro è solo uno dei criteri di valutazione, in quanto il Sudoku non è necessariamente ed esclusivamente un gioco di velocità, ma porta con sé anche altri valori (nel prestigioso sito sudoku.com non si fanno gare, ma si parla ogni giorno dei modi di risolvere lo schema);
• c’è un torneo in corso e quindi parliamo dei tempi ed in particolare dei tempi incredibili. Purtroppo nelle competizioni in rete il sospetto di irregolarità c’è e ci sarà sempre. E' ineliminabile. Ci sono illustri e ripetuti precedenti di scorrettezze, nel Sudoku e in altri giochi, dove anche se non si vince niente c’è sempre chi è disponibile a barare, alla stessa stregua dei ciclista amatoriali che incredibilmente si “stradrogano” pur di poter precedere sul traguardo il proprio vicino di casa. Si dovrebbe giocare in un locale chiuso, come accade al Cis. Foglio matita e via davanti agli occhi di tutti; chi consegna prima potrà non essere il più bravo in assoluto, ma sarà il più bravo perché è il più veloce. Nei giochi on line non c’è alcuna certezza di evitare le polemiche di ogni volta, anche se giuriamo di essere onesti; prendiamone atto una volta per sempre;
• l’idea di confrontare i tempi di ciascuno con quello di un campione Vero e Volante non è praticabile, come è stato detto. Però ha una propria apprezzabile logica. Se i migliori d’Italia fanno questi tempi, che cosa pensare delle nostre soluzioni a razzo? Ho visto qualche partita di Snyder, l’ingegnere americano Campione del Mondo di Sudoku e mi sono chiesto: è credibile chi, tra di noi, si avvicina moltissimo ai suoi tempi? Mi piacerebbe sapere – a proposito di ciò - che cosa passa per la testa di Pierdante, di Valeria, di Diana (l’ordine è casuale, non me ne voglia alcuno di loro) che sono giocatori di prim’ordine certificato, che si difendono benissimo tra i migliori d’Italia e che invece tra noi non sono mai i primi. Sanno loro qual è la verità?
• non è però legittimo cassare senza rinvio coloro che fanno meno di 4/5 minuti (non ne parliamo di 3 minuti): potrebbero esserci tecniche o circostanze, o intuizioni che legittimino tali incredibili prestazioni. Potrebbero avere molto da insegnare a ciascuno di noi. Però, questi grandi protagonisti non possono stupirsi, né devono risentirsi se in tanti altri affiori un'altrettanto legittima curiosità dubbiosa. Esamineremo i loro preziosi chiarimenti, se arriveranno, e vedremo se sono convincenti. E se non arriveranno . . . c’è sempre un antico ( ma sempre attuale e condiviso) “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.
Un saluto a tutti.
Paolo