even odd

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even odd

Messaggioda epifanio » dom 24 set 2017, 16:57

buonasera a tutti, vorrei segnalare che aprendo lo schema odierno compare solo una schermata senza numeri, non so se succede solo a me?
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Re: even odd

Messaggioda marsal43 » dom 24 set 2017, 17:25

succede anche a me...orcocan
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Re: even odd

Messaggioda gabriele » dom 24 set 2017, 18:01

.azz....
ora mi tocca andare a controllare per forza!
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Re: even odd

Messaggioda gabriele » dom 24 set 2017, 18:06

filezilla ha colpito ancora,
tutti gli schemi sono da 165 bytes
tranne quello di oggi che è di soli 87,
se ne è perso metà per strada.
ormai è tardi per rimediare,
tanto più che fra 5 minuti vado a trovare mia sorella dove mi aspettano
malloreddus alla campidanese!
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Re: even odd

Messaggioda prof_matarazzo » dom 24 set 2017, 18:34

Breve storia dei malloreddus[modifica | modifica wikitesto]
Da sempre i malloreddus sono stati il piatto tradizionale più preparato in Sardegna in tutte le occasioni più importanti, sia nelle feste e nelle sagre paesane, sia durante i matrimoni.

Fin dall'antichità le massaie hanno preparato questo tipo di pasta. L'origine è da ricercarsi nello schema millenario della coltivazione-alimentazione contadina nell'area mediterranea, basata prevalentemente sulla coltura del grano.

Il termine malloreddu (plurale malloreddus) è un diminutivo di malloru, che in sardo campidanese (Sardegna meridionale e centro-meridionale) significa toro. Di conseguenza, malloreddus vuol dire vitellini.

L'origine della denominazione è da ricercarsi nel modo di esprimersi in ambito contadino. La lavorazione manuale dei malloreddus in ambito domestico avveniva impastando la semola di grano duro con l'acqua, e si creavano delle listarelle arrotolate di pasta della lunghezza di circa 15 cm, le quali venivano tagliate a cubetti. Dopodiché si otteneva la forma schiacciando i cubetti di pasta contro l'estremità di un cesto in paglia, detto su ciuliri (il setaccio) per ottenerli rigati, oppure per averli lisci bastava schiacciarli semplicemente contro una base in legno. Se ne ricavava un prodotto panciuto che nell'immaginario del mondo agropastorale assumeva la forma di piccoli vitelli (si pensi a espressioni quali bello grasso come un vitellino).

Piatti con malloreddus[modifica | modifica wikitesto]
Il piatto classico della cucina sarda sono i malloreddus alla campidanese. In questo piatto, si fa un ragù tagliando in pezzetti la salsiccia sarda; i pezzetti vengono soffritti in olio con cipolla tritata, poi lessati per circa un'ora con salsa di pomodoro; si aggiungono quindi alcuni fili di zafferano, dieci minuti prima della fine della cottura. Gli gnocchetti lessati vengono conditi con questo ragù e con pecorino sardo grattugiato.

Originariamente lo zafferano veniva usato direttamente nell'impasto dei malloreddus, ora invece viene aggiunto alla fine insieme alla salsa.
saluti da Salerno :ciao :ciao
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Re: even odd

Messaggioda marsal43 » dom 24 set 2017, 18:39

:big slurp
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